mercoledì 10 gennaio 2018

I SIMBOLI DEI CARATTERI ARTIFICIALI

I caratteri stessi non sono altro che una serie di simboli. 
In senso lato, nel mondo dei caratteri e della tipografia, per descrivere i simboli è utilizzata la parola "glifi"

Un glifo, dal greco γλύφω, "incidere", in origine indicava un qualsiasi segno, inciso o dipinto, come ad esempio i glifi della scrittura maya o di quella egizia conosciuti invece come geroglifici. In tipografia, un glifo è una rappresentazione astratta di un grafema, di più grafemi o di parte di un grafema, senza porre attenzione alle caratteristiche stilistiche. In informatica così come in tipografia, il termine carattere si riferisce a un grafema, come lo troviamo nei sistemi di scrittura comuni. Mentre un grafema è un'unità di testo, un glifo è un'unità grafica. Per esempio, la sequenza <ffi> contiene tre grafemi ma sarà rappresentata da un solo glifo sia in TeX che in Unicode, perché i tre grafemi saranno combinati in una singola legatura. Viceversa, alcune macchine da scrivere richiedono l'uso di più glifi per scrivere un solo grafema: per esempio due trattini per un tratto lungo, oppure un apostrofo sopra un punto per un punto esclamativo. La maggior parte dei glifi in tipografia sono l'equivalente dei caratteri tipografici, che costituiscono le serie chiamate "tipi di carattere" oppure "fonti". 


(http://dizio.org/it/glifo)

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